Il progetto

EU.CAP è un progetto Erasmus+ KA2 che dura 30 mesi, da novembre 2019 ad aprile 2022, prorogato a ottobre 2022 a dell’emergenza covid-19, coinvolgendo partner provenienti da Belgio, Spagna, Italia e Francia.

EU.CAP mira a migliorare il profilo professionale delle persone con lievie disabilità e la loro idoneità al mercato del lavoro. Essa mira a fornire benefici duraturi sviluppando un modello di inclusione lavorativa basato sulle migliori pratiche rilevate in termini di occupabilità del gruppo target. In effetti, il termine “EU.CAP” significa “la direzione da prendere” ed è originariamente un termine della marina. Il progetto desidera promuovere e sviluppare le competenze del gruppo target necessarie ad un loro efficace inserimento lavorativo, attraverso l’osservazione e analisi dei tirocini, della formazione e delll’occupazione. 

Il progetto affronta il complesso tema del “progetto vita verso l’autonomia” per i giovani con disabilità, evidenziando il diritto  all’inclusione lavorativa nel mercato del lavoro, come parte indispensabile di questo percorso.

I Prodotti Intellettuali si basano sulla figura chiave del job coach, sui suoi ruoli, sulle competenze richieste e sul riconoscimento del profilo professionale nei diversi paesi europei.

IL CONTESTO:

Il mercato del lavoro, come qualsiasi altro mercato, è caratterizzato dalla concorrenza tra i diversi attori attivi su di esso. Vi sono persone che, tuttavia, sono naturalmente svantaggiate perché si trovano in una condizione che le rende meno competitive rispetto agli altri partecipanti. Se le regole del mercato non prevedessero alcuna misura correttiva, queste persone non potrebbero avere molte possibilità di trovare un lavoro e quindi di avere quella vita libera, soddisfacente e autonoma che solo un lavoro può garantire.

In Italia, ad esempio, la legge 68 del 12 marzo 1999 stabilisce il collocamento obbligatorio per le categorie protette (disabili). La legge obbliga le imprese, pubbliche e private, a riservare una piccola parte dei loro posti di lavoro disponibili a persone che, a causa delle varie difficoltà che incontrano, rischiano di essere escluse dal mercato del lavoro. 

Anche se la legge prevede una multa per le imprese che non assumono la percentuale prevista di lavoratori iscritti alle categorie protette comunque, dopo 20 anni,  ancora il 77,4% delle imprese private e il 22,6% di quelle pubbliche non rispettano la legge 68/1999.

In Italia, come in molti paesi europei, leggi simili a questa non sono più sufficienti per evitare l’esclusione delle persone con disabilità dal mercato del lavoro.

Ma qual è la situazione in tutta Europa? È simile al contesto italiano? Il progetto EU.CAP, analizzando le migliori pratiche messe in campo per facilitare l’inserimento lavorativo di persone con disabilità, cerca di costruire lo stato dell’arte del contesto europeo e di suggerire soluzioni incentrate sul profilo professionale del “job coach” come ponte tra la persona e l’impresa, tra l’impresa e la persona.

Gruppi target:

  • Professionisti del settore che già svolgono la professione di “job coach” o ruoli simili e che in particolare si occupano di accompagnamento al lavoro di persone svantaggiate
  • Persone sotto i 30 anni con lieve disabilità

Evento di formazione: Formazione del Job Coach – Valencia, Spagna

RISULTATI PREVISTI:

  • Condivisione delle migliori pratiche europee sull’inserimento lavorativo delle persone con disabilità nel mercato del lavoro tradizionale
  • Definizione del profilo professionale del job coach
  • Utilizzo e diffusione dello strumento pedagogico per la formazione del job coach che opera nel settore della disabilità
  • Maggiore attenzione delle istituzioni pubbliche e private, nazionali ed europee, alle barriere che limitano l’accesso delle persone con disabilità al mercato del lavoro